Regione Calabria

 

A Seminara c'è la tradizione dei cosidetti "Virgineji", in altre zone invece si chiama "u mmitu" oppure "u mbitu" (l'invito).

 

Il termine indica una tradizione della Calabria diffusa anche in Sicilia e in Puglia, un rito di ispirazione cristiana ma non solo.

 

Questo rito viene celebrato il 19 di Marzo, giorno dedicato a San Giuseppe e, come da tradizione, viene organizzato un banchetto per dare vita a questa usanza.

Il rito consiste nell’invitare 17 ragazze e 2 ragazzi dell’età compresa tra i 9 e i 13 anni, ai 19 ragazzi corrispondono 19 portate messe sul tavolo.

Tra le 19 portate non può mancare la pasta con i ceci, il pesce stocco (stoccafisso), il baccalà fritto, i broccoli, ecc..

 

Religione e solidarietà

 

L’organizzazione del rito dei “Virgineji” ha un doppio fine: è un modo per celebrare la Sacra Famiglia e allo stesso tempo si da, a bambini poveri, la possibilità di godere di un pranzo completo.

Erano le famiglie benestanti, infatti, che una volta l’anno rovesciavano i canoni e diventavano servitori della gente povera.

 

L'origine della tradizione

 

La tradizione dei Virgineji non è databile cronologicamente ma si intuisce che sia antichissima, probabilmente medievale, poiché oltre alla derivazione religiosa rivanga il ricordo di antiche carestie e la conseguente munificenza della Chiesa e delle famiglie benestanti, verso la gente povera.

 

Il rito dei Virgineji può essere visto anche come una “festa dei poveri” se la associamo alla povertà di S. Giuseppe, falegname, povero, alla cui moglie fu negato un riparo persino per il parto. Il convito consisterebbe allora nella riproposizione di quell’accoglienza che mancò alla Sacra Famiglia.

 

Altre ipotesi

 

C’è anche un’ipotesi pagana legata al rito dei Virgineji, per alcuni è da considerarsi come una festa della fertilità.

Altri ancora legano la tradizione alla festa di Primavera in quanto è celebrata a due giorni dall’equinozio primaverile.

In Calabria ‘u ‘mbitu è praticato in grande stile, oltre che a Petilia, anche a Scandale e Crotone, a Laureana di Borrello, a S. Domenica, a Orsomarso, a Sangineto, a Bonifati, a Verbicaro, a Bivona e, ovviamente, a Seminara.

 

Domenico Scordo

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