Regione Calabria

(prima decade di agosto)

 

Il 3 novembre 1535, l’Imperatore Carlo V, al ritorno della vittoriosa campagna d’Africa contro i pirati Turcheschi e la presa di Tunisi, entrò trionfalmente a Seminara, allora la più potente, popolosa e ricca Città della Calabria Ultra I° (8000 abitanti, trentatré chiese, otto monasteri, unico ospedale in provincia).


I cronisti dell’epoca raccontano che l’Imperatore fu accolto “trionfalmente, accompagnato da baroni e da altri Signori di queste contrade, sotto un baldacchino di broccato ed in mezzo ad una grandissima e tripudiante calca di gente seminarese e delle terre vicine, insieme con il clero in processione, cantando lodi; e al suon di festa delle campane e a spari di gioia, sempre preceduto da trombettieri” ecc. (G. Fiori. "Della Calabria Illustrata").

 

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Il Corteo rievocativo, che si tiene fin dal 1995, è composto da circa 200 figuranti, in costumi rigorosamente d’epoca, con un nucleo centrale che ricostruisce la Corte Imperiale. Il Corteo ha il suo finale nella Piazza della città, dove si svolge uno stupefacente spettacolo che farà rivivere i fasti e la magia dell’epoca rinascimentale.

 

Carlo V quando venne a Seminara aveva 35 anni ed era al massimo della sua potenza. Ricambiò l’accoglienza ricevuta e l’ospitalità, emettendo, a favore dei cittadini, ben 220 decreti di privilegi. Donò alla città lo Stemma Araldico della Sua famiglia del ramo spagnolo, l’unico esistente in Italia e che si può ammirare nella Chiesa di Sant’Antonio dei Pignatari, al Borgo.

 

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La rievocazione del Corteo Storico è riuscita ad attirare l'attenzione sull'immenso patrimonio artistico della Città, incrementando le presenze di un turismo culturale alla ricerca di novità assolute e d'artigianato originale di cui Seminara mena vanto; negli anni si sono concretizzate pubblicazioni di libri, guide e, nei testi specializzati nel settore, documenti inediti e ricerche sulla Storia del Paese; l'emissione, nel 1998, di un francobollo natalizio da parte delle Poste Italiane, raffigurante la Pala della Natività conservata nella Chiesa di San Marco e la sponsorizzazione, da parte della Telecom Italia, nel 1995 e nel 1998, nelle copertine degli elenchi telefonici, di alcune opere d'arte di Seminara e, con esse, delle famiglie nobili del tempo con il relativo stemma.

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