Regione Calabria

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Ogni anno il 14 agosto sono tanti i credenti che accorrono a Seminara per partecipare alla festa in onore della Madonna dei poveri.

 

Con il passare degli anni il culto della Madonna dei Poveri è diventato talmente radicato all’interno delle tradizioni reggine, che ogni anno il 14 agosto sono veramente tanti i credenti che accorrono a Seminara per partecipare alla festa in onore della Madonna.

 

“Cu ndi voli di cchiù /Mu vaci a fera /Ca a nmenzo agustu /Veni Siminara.”

 

Madonna dei poveri è l’appellativo con cui nell’omonimo Santuario- Basilica di Seminara, in provincia di Reggio Calabria, si conserva e si venera una millenaria statua recentemente restaurata. É risaputo che il culto mariano della Madonna nera nel reggino è molto sentito, si dice infatti che la Vergine abbia operato miracoli molto sentiti.

 

Da quasi un millennio, Seminara è meta di fervidi pellegrinaggi per la presenza della statua della Madonna dei Poveri, custodita sull’ altare maggiore del Santuario a lei dedicato, sede della Collegiata dell’ Immacolata Concezione, il cui titolo deriva dalla vecchia chiesa distrutta dal terremoto del 1783, alla quale era stato concesso nel 1659 con bolla di Papa Alessandro VII. L’ omonimo Santuario ricostruito dopo il sisma del 1908 in stile romanico, che risulta di interesse architettonico per i motivi circolari che ornano la facciata, i due campanili a cuspide con caratteristici pennacchi ed il protiro innanzi al portale della navata centrale. All’interno del Santuario è possibile ammirare anche le pregevoli decorazioni e diverse opere scultoree, tra cui la statua della Maddalena, quelle dei Santi Pietro e Paolo, la statua della madonna degli Uccellari di Martino da Firenze la fonte battesimale in Marmo, tutti databili alla fine del XVI secolo, inoltre si possono visitare il tesoro della Basilica e la sala delle Reliquie due scrigni di arte e di fede.

 

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Il culto verso questa Madonna, trae origine dalla pietà cristiana diffusa e coltivata dai basiliani. Infatti nella storia religiosa di Tauriana e di Seminara, compare una serie di Monasteri e Cenobi fucine di fede e di dottrina. Tutta la vita religiosa di Seminara si irradia della luce che emana la statua prodigiosa di questa Madonna nera, secondo la tradizione, si tratta della Madonna del Vescovo Basilio di Cesarea in Cappadocia, e si narra che fu portata nell’ estrema Calabria dai monaci greci fuggiti dall’ iconoclastia dei Leone Isaurico. Nel 950, la taumaturgica statua lignea tragicamente scomparve risucchiata dal pauroso crollo della città di Tauriana che era andata distrutta dalle fiamme e dalle barbarie di orde di Saraceni venuti dall’ Africa e dalla Sicilia, ormai tutti ritenevano che la statua fosse persa per sempre, ma la provvidenza volle che, quasi dopo un secolo fosse ritrovata. Molti sono gli autori che tramandano questo racconto-leggenda, tra il martedì e il mercoledi Santo del 1010 un gruppo di poveri dopo giorni di pioggia si aggiravano tra le rovine di Tauriana spinti dalla fame in cerca di cicorie e di erbe mangerecce, in mezzo a delle macerie coperte da roveti videro che si sprigionava un raggio di luce abbagliante, spaventati da ciò ritornarono a Seminara e raccontarono questo evento, li accorso il Vescovo, i nobili e il popolo, i nobili tentarono di alzare il piccolo simulacro, ma non ci riuscirono sotto le loro braccia la statua si presentava pesantissima, lo stesso fece il clero e i risultati ottenuti furono gli stessi, solo quando un gruppo di povera gente, per ultimi si mise a lavoro la statua finalmente si rese leggerissima inizio a irradiare luce e fu estratta dai rovi e dalle macerie, venne portata a Seminara e gli venne attribuito il Nome di Madonna dei Poveri.

 

Si trattava di una statua lignea della Vergine Maria di colore Nero, che fu subito considerata da tutti essere quella di San Basilio Magno. Molti sono i documenti facenti parte degli archivi, che riguardano il culto di questa Madonna, per esempio la visita di Mon. Del Tufo nel cinquecento  (Vescovo della Diocesi di Mileto) alla chiesa di Santa Maria dei Poveri. Da questa visita si apprende che “ la nostra Madonna, alla quale il popolo deve grande devozione, aveva il proprio culto e collocazione in una chiesa chiamata appunto Santa Maria dei Poveri ed essa fosse ritenuta una statua antica ”.altro documento importante è il rogito del 1768 del Notaio Arena, in questo atto notarile del 31 Luglio in occasione della donazione delle corone in oro alla vergine e al bambino da parte del miracolato Principe Fulco Antonio Ruffo, inoltre ci fa sapere che la Vergine nera viene eletta patrona della Città di Seminara e del Casale San’ Anna, altro importante documento settecentesco è il decreto del Vescovo Giuseppe Maria Carafa, in cui si proclama la Vergine dei Poveri, specialissima protettrice e al suo patrocinio si ricorreva in tutte le necessità: carestie, contagi, tempeste ed epidemie. Tutto ciò accresceva la devozione verso di Lei, non solo da parte della gente di Seminara ma da parte di persone provenienti da tutto il meridione, i quali facevano voti, davano oblazioni e facevano pellegrinaggi al Santuario. Questa devozione genuina, continua tutt’oggi ed è viva tra il popolo che gremisce ogni anno il Santuario dove è collocata la Statua.

 

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